CONSIGLIO DI FAMIGLIA
Di conigli una famiglia
Padre madre figlio e figlia
Decideva dove
Se in montagna oppure al mare.
Il papà che amava il fieno,
Ne sognava un campo pieno
Si vedeva già in collina
A riempirsi…la pancina.
Ma la moglie pensierosa
Contrastava questa cosa
E parlando senza fretta
Con paletta e secchiello Disse:” Caro, dammi retta!
Preferisco andare al mare,
Porterò io i bimbi a giocare
Quando il tempo sarà bello.
Poi, se fermo non vuoi stare
Potrai sempre navigare:
Prenderemo una barchetta
O usciremo in bicicletta.
Nel paese di mia zia
C’è una bella fattoria
E’ un paese in riva al mare:
Anche lì c’è da mangiare
Lui la guarda pensieroso,
E' indeciso e orgoglioso, Vuole chiedere anche ai figli
Che gli diano consigli.
Ma intanto ha già compreso
Che è vano far l’offeso.
Accompagna i suoi cari
A comprare giochi vari
Le palette ed il secchiello
Per creare un castello, Delle maschere e boccagli Per tuffarsi dagli scogli.
L'ORCHESTRA
Signor Grillo in doppio petto
Soffia dentro il clarinetto
Ma non suona e indispettito
Si è strappato anche il vestito.
Coccinella è lì vicino
Che strimpella sul violino
Mentre prova il calabrone
A suonare il suo trombone.
“Vengo anch’io”esclama il ragno
Che dormiva nello stagno
“So suonar la batteria! Ma perché andate via?”
Principessa Farfallina
Ha comprato un’ocarina
E la prova con stridore
Sopra il petalo di un fiore.
Ecco, arrivan dal sentiero
Eleganti in frac nero
Due grossi formiconi
Per cantar vecchie canzoni,
Ma poi stonano bel bello
Attaccando il ritornello.
Al sassofono è la rana(si sa già che è una frana);
Lei vorrebbe anche cantare…
Non la fanno cominciare.
Dell’orchestra il direttoreChiede a tutti un gran favore:
“Tutti a casa a studiare!
Qui è tutto da rifare !”
PRINCIPESSA FARFALLINA
Principessa Farfallina
Si è svegliata stamattina
Un tantino d’umor nero
E il papà che è severo,
Duramente l’ha sgridata.
Farfallina disperata
Dai giardini è fuggita
E…in città si è smarrita
“Dove sono?” piange piano…
Ma il giardino è ormai lontano
Vola allora su in collina
Nella casa di Martina.
Farfallina è impazzita
“Dove sono mai finita?”
Ma la bimba piano piano
La rinchiude nella mano
E alla mamma che è al lavoro
Fa vedere il suo tesoro.
La sua mamma sorridente
Le consiglia dolcemente:
“Apri presto la manina.
Fai uscire Farfallina!
La manina devi aprire
Se non vuoi farla morire!”
Vola via la farfallina Dalla mano di Martina.
Vola alta sui camini
e ritrova i suoi giardini.
LA RANA
Una rana in una fratta
Sgranocchiava in tutta fretta
Una patatina fritta
Arrivaron pesci in frotta
E rimase senza frutta
L’OCHETTA VANITOSA
Lungo un prato,un dì, un’ochetta
Camminando senza fretta, Guarda intorno altezzosa…Ma è proprio vanitosa!
Occhi azzurri, pelle bianca
Di ammirarsi non si stanca…
Camminando quell’ochina
Dice a tutti.”Son carina!”
Le domandano: ”Ma che dici?”
Gli animali suoi amici,
E poi pensano: ”E’ così bello
Non aver proprio cervello?”
Camminando senza posa
Quell’ochetta vanitosa
Incontrò un elefante…
Lo guardò tutta sprezzante
E con fare un po’ arrogante
Gli propose sull’istante
Una cura dimagrante.
Le rispose l’animale.
“La bellezza a niente vale.
Grossi pesi so spostare, Tu, carina, che sai fare?”
Se ne va tutta impettita
Molto offesa e risentita
Ed incontra presso un fosso
Su una foglia, un bruco grosso.
“Ma che schifo che mi fai!
Tu, bellezza, che sai fare?”
Pensa l’oca.”Sei malato!”
Si allontana lungo il prato.
A una mucca bianca e nera
“Sei un po’ grassa…sii sincera..
Guarda me che son perfetta!”
Dice quella smorfiosetta
Le risponde il ruminante masticando lentamente:
“Io, il latte posso dare…Tu, bellezza, che sai fare?”
Si distrae, sente ronzare
E curiosa vuol guardare.
Son due api dentro ai fiori
“Ma tu guarda che colori! Siete a righe nere e gialle!…Molto meglio le farfalle !”
“ Siamo sempre a lavorare.
Tu, bellezza, che sai fare?”
Nello stagno c’è Martino, Un ranocchio canterino.Lei lo guarda: ”Poverino!
Ma lo sai che sei bruttino?”
Lui le grida: ” Son contento di me stesso!
Con le rane ho un bel complesso,
Sono brutto ma ho successo”
China il capo quell’ochetta,
Si allontana in tutta fretta,
La lezione l’ha capita, Se ne va meno impettita.
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